Riusciranno le fonti di energia pulita a sconfiggere la crisi economica? Questo interrogativo sottende il testo di David Mamet (drammaturgo, sceneg-giatore cinematografico e regista di numerosi film) che per per la prima volta viene rappresentato in Italia. Scritto nel 1974 e ambientato nell’America roosvel-tiana ai tempi della Grande Depressione, Il motore ad acqua (The Water Engine) racconta l’odissea di un giovane inventore di Chicago che ha progettato una macchina semplicissima che produce energia consumando solo acqua distillata. Charles Lang, questo il suo nome, pianifica di brevettarla, di diventare ricco e di vivere felice con la sorella; ma i suoi sogni si scontrano ben presto con la faccia violenta del capitalismo. Una tragedia ecologica, pertanto, che nel 1992 ha trovato anche la via del grande schermo, offrendo materia narrativa di un omonimo film sceneggiato dallo stesso Mamet e messo in scena da Steven Schachter, con Charles Dunning e William H.Macy protagonisti.
Mauro Parrinello dirige Jacopo Bicocchi, Marco Avogadro, Arianna Comes, Orietta Notari e Fausto Sciarappa in questo primo allestimento sul palco del Teatro Duse di Genova dal 15 al 20 maggio; lo spettacolo si avvale inoltre della collaborazione di Gisella Szaniszlò (aiuto regia), del progetto luci di Liliana Iadeluca, delle scene e dei costumi di Chiara Piccardo e delle musiche di Stefano Cabrera; le voci registrate sono di Federico Giani e Renzo Trotta.
«Leggendo i saggi sulla recitazione, sulla scrittura e sulla regia di Mamet ci si imbatte nella massima: “Non importa come dici una battuta: importa quello che vuoi dire”. E proprio questo invito alla concretezza, che evoca integrità, verità e dedizione, sottende il lavoro che intendiamo fare con Il motore ad acqua, consapevoli che non è mai esistito un momento storico più adatto di quello che stiamo vivendo per mettere in scena questo dramma».
MP
MP
Nessun commento:
Posta un commento